Ciao Fred, questa te la dovevo.
Ci ricordavi sempre che, si,
cantavi la rotonda…
però ti piaceva il “rock e i suoi fratelli”
(Rocco e i suoi fratelli – Luchino Visconti – le sue battute erano queste, che ci facevano ridere per quanto non facessero ridere)
Sempre a giocare a tennis
quella volta che arrivasti imprecando perché avevi giocato a piedi nudi sull’argilla e dovevi cantare con i piedi in fiamme
Quella volta che mi facesti fare l’autista
sulla tua amata peugeot 205 gt rossa
e mi dicesti pure “vai piano”
Con te ho conosciuto Bruno Martino,
che era seduto al piano,
conosciuto Folco Quilici, Pooh, Bennato, Cocciante,
chiacchierato con Zucchero, Enrico Ruggeri,
Lucia Alberti …e chi si ricorda più
Ma ho toccato le tette a Carmen Russo
Mi sono spogliato in camerino con Bobby Solo e condiviso il camerino con la Cuccarini, che se avessi saputo…
Son morto dal ridere con i Tre Tre
più in camerino prima che sul palco poi
Parlato amabilmente per due ore con Nino Manfredi
a cui poi non rinunciai a dire che era incredibile parlare con lui mentre mi passavano begli occhi della mente le scene dei suoi film, Brutti Sporchi e Cattivi, Spaghetti House,
Caffè Express,
la scena della mano paralizzata …”la verità che si vede” !
E lui si emozionò, mi pose la mano sulla guancia e disse
“anch’io alla tua età avevo questa sensibilità”
con gli occhi lucidi di chi quella sensibilità
invece l’aveva ancora
Ho suonato al Tout Và di Taormina, la sera dopo c’era Barry White, poi alla Capannina, al Gilda…
Scoperto che gli artisti famosi hanno due capodanni,
uno registrato per la tv ed uno suonato poi dal vivo la sera di capodanno.
Al tempo funzionava così.
Sono stato su Rai 1, Rai 2 e Canale 5 quasi ogni fine settimana, soprattutto d’estate, ho visto posti bellissimi e mangiato da Dio in posti per Dei
“apprezzato” donne bellissime da farsi venire il mal di testa,
per così tante e in un colpo solo, come quella volta a
“Bellezze al Bagno”, dove gli occhi non avevano un posto per trovare pace
Sulla strada ogni fine settimana e tour estivi intensi
suonato cose veramente belle,
armonie jazz e bossanova
sono cresciuto umanamente e professionalmente,
che quella volta venne Enzo Avitabile con il suo chitarrista a chiedermi quale cazzo di amplificatore usassi per avere quel suono, rimanendo di sasso nel vedere un vecchio Montarbo, ma a cui mandavo i suoni da me fatti sulla pedaliera.
E tante tante altre cose ancora, di cui sarebbe troppo lungo ricordare qui ora, caro Fred, e di cui ti ringrazierò per sempre per avermi dato l’occasione di viverle,
poterle raccontare e ricordare.
Fai buon viaggio, sul tuo 205 GT
ora non troverai limiti di velocità.
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